Nel 1902, a soli 7 anni, fu colpita dalla poliomielite, che le causò un deficit permanente alla gamba destra.[2]

Dorothea Lange reagì al suo handicap con estrema determinazione, studiando fotografia a New York con Clarence White e collaborando con diversi studi, come quello, celebre, di Arnold Genthe.

Nel 1918 partм per una spedizione fotografica attraverso il mondo.[3] Quando i soldi finirono si fermò a San Francisco, aprendo un suo studio personale e diventando parte integrante della vita della città, fino alla morte. Proprio lм dove Genthe aveva costruito il suo successo, prima di spostarsi a New York, Dorothea Lange consolidò il suo futuro: sposò il pittore Maynard Dixon ed ebbe due figli, Daniel (1925) e John (1928). La Lange frequentт alcuni dei fotografi fondatori del Gruppo F/64, ma non aderì mai formalmente al gruppo. И invece sicuramente una fotografa che aderì alla filosofia della straight photography.

La sua capillare opera di ricognizione tra disoccupati e senzatetto della California suscitт le immediate attenzioni della Rural Resettlement Administration, organismo federale di monitoraggio della crisi destinata, in seguito, a diventare l’FSA (Farm Security Administration). Fotografт i contadini che avevano abbandonato le campagne a causa del Dust Bowl, le tempeste di sabbia che avevano desertificato 400 000 kmІ di terreni agricoli degli Stati Uniti. Le sue foto attrassero l’attenzione di Paul Schuster Taylor, economista della universitа della California, che le commissionт un’ampia documentazione fotografica.[3]

Tra il 1935 e il 1939, fece un gran numero di reportage, sempre sulla condizione di immigrati, braccianti e operai. Il 1935 fu anche l’anno in cui Dorothea divorziт da Dixon, sposando Paul Taylor che divenne l’uomo-chiave della sua attivitа professionale: ai reportage fotografici della moglie, Taylor contribuм con interviste, raccolte di dati e analisi statistiche. Nel 1947 collaborт alla nascita dell’agenzia Magnum e nel 1952 fu tra i fondatori della rivista Aperture.

Alcuni scatti di Dorothea Lange, grazie alla frequente pubblicazione dei suoi lavori nelle riviste dell’epoca, diventarono molto famosi. Su tutte, Migrant mother fu probabilmente quella che tutt’oggi viene considerata un’icona della storia della fotografia: il soggetto и Florence Leona Christie Thompson, una donna di 32 anni, madre di sette figli, immortalata nei pressi di un campo di piselli in California (il titolo originale, infatti, и Destitute Pea Picker). Esiste un curioso fatto che riguarda questa fotografia: nello scatto originale (conservato alla Library of Congress di Washington), appare il dito di una mano in basso a destra, che perт nella foto andata in diffusione di stampa и stato ritoccato. Sul sito della Library of Congress и possibile visionarle entrambe.[4]

A causa delle cattive condizioni di salute in cui versт negli ultimi anni di vita, la sua attivitа subм una brusca battuta d’arresto. Morм a 70 anni per un cancro all’esofago.